PSICOLOGIA - LO SVILUPPO ATIPICO E PSICOPATOLOGIE DELL' ETA EVOLUTIVA

 SVILUPPO ATIPICO E PSICOPATOLOGIE DELL’ETÀ EVOLUTIVA


ALTERAZIONI NELLO SVILUPPO 

Nello sviluppo individuale si possono verificare alterazioni da anomalie o patologie determinate da fattori biologici e ambientali e psicologici. 

  • ritardo mentale = deficit cognitivo (circa 3% della popolazione). I sintomi da fattori biologici sono visibili già nei primi mesi, quelli dati da un’influenza negativa (mancato affetto) emergono nel tempo. Questi ritardi possono essere corretti solo se individuati per tempo.


POSSIBILI CAUSE DELLE ALTERAZIONI 

Le possibili cause di un ritardo mentale sono:

  • Ereditarietà

  • Alterazioni precoci dello sviluppo embrionale = mutazioni cromosomiche (dovute all’uso di sostanze tossiche)

  • Problemi durante la gravidanza e nel periodo prenatale = malnutrizione feto

  • Condizioni mediche generali durante l’infanzia o fanciullezza = infezioni traumi


IL RUOLO DELLA PREVENZIONE 

Con la prevenzione si riducono i ritardi mentali. Può essere effettuata da controlli ostetrici o misure preventive di vario tipo. Un ritardo mentale non è una condizione che rimane per tutta la vita.


DISTURBI DELLA COMUNICAZIONE

IL DISTURBO DISFUNZIONALE DEL LINGUAGGIO 

La funzione linguistica appare solo dopo lo sviluppo del linguaggio non verbale (espressione viso, gesti). Appare dopo i due anni di vita, ma se appare dopo non è per forza patologico, recupererà col tempo. Il disturbo del linguaggio deriva quindi anche da lesioni o malformazioni del cervello.


DIVERSE TIPOLOGIE DI DISTURBO

I disturbi del linguaggio si distinguono in:

  • DISTURBI CENTRALI: afasia, i disturbi dipendono dalla sezione del cervello lesionata

  • DISTURBI DI PRODUZIONE O EMISSIONE: balbuzie, amplificata dall’emotività e aplologia (parlare troppo velocemente) 

  • DISTURBO DELLA FONAZIONE: incapacità di usare i suoni del linguaggio, mutismo (disagio psicologico)


DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO (DSA)

LE DIVERSE TIPOLOGIE DI DISTURBO 

La legge 170 dell’ 8/10/2010 sancisce i diritti degli studenti con difficoltà di lettura, scrittura e calcolo. Sono dovute a cause neurobiologiche (disfunzioni di aree cerebrali).

  • DISLESSIA: problemi legati alla lettura (omissione, distorsione delle lettere)

  • DISORTOGRAFIA: problemi legati alla scrittura

  • DISCALCULIA: incapacità di fare i calcoli


DIFFICOLTÀ DI SCRITTURA 

“agraria” e “disgrafia” = legate all’afasia. Derivano da traumi cranici, patologie cerebrovascolari, malattie degenerative e neoplasie. 


2 GRUPPI DI AGRAFIE: 

 

AGRAFIE CENTRALI

  • agrafia lessicale: il soggetto scrive le parole usando solo la procedura fonetica

  • agrafia fonologica: il soggetto ha difficoltà a scrivere parole senza senso 

  • agrafia profonda: il soggetto commette errori semantici


AGRAFIE PERIFERICHE (errori di omissione e trasposizioni di lettere)

  • agrafia da neglect: errori a inizio parola

  • agrafia a prossica: disordine gestuale, disturbo del movimento


ALTRE TIPOLOGIE E SOLUZIONI 

  • agrafia ideatoria: incapacità di scrivere sotto dettatura 

  • agrafia spaziale: scrivere a margine, scrivere senza intervalli


DISGRAFIA = diversa dalla grafia, difficoltà nell’apprendimento di scrittura


Se questi disturbi vengono individuati precocemente possono essere trattati con successo


DAI DSA AI BES


Il 27 dicembre 2012 è stata emanata dal MIUR  la direttiva “ strumenti di intervento per gli alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“. Per diagnosticare i bisogni educativi speciali si può ricorrere ai modelli diagnostici ICF.

DSA: categoria dei disturbi evolutivi

BES: la scuola deve dare piani individualizzati 




DISTURBI DELLA SFERA ALIMENTARE NELLA PRIMA INFANZIA 

LA SUZIONE E I SUOI SIGNIFICATI 

I disturbi dell’alimentazione sono associati all’interazione con la madre. Il neonato possiede tutte le capacità per succhiare il latte dalla madre.

LA SUZIONE = È un BISOGNO individuale, c’è chi mangia di più, chi di meno. Dalla suzione non si soddisfa solo la fame ma anche il senso di PIACERE, in base al soddisfacimento o meno di questo piacere deriva un buono o cattivo rapporto col cibo. Molti mostrano fin da piccoli un DISAGIO con il cibo, che si può poi trasformare in malattie come BULIMIA o ANORESSIA 





L’OBESITÀ INFANTILE E I SUOI FATTORI 

per OBESITÀ si intende un eccesso del 20% di peso rispetto alla media considerata. Nei paesi occidentali disturbo prende dal due al 15% dei bambini. 

2 PERIODI più frequenti nel quale ciò avviene è il PRIMO ANNO DI VITA e la PREPUBERTÀ (10-13 anni) = le CAUSE SONO: genetica, metabolismo, neurologiche, endocrine, psicologiche.

OBESITÀ = bulimia/iperfagia 

I BAMBINI OBESI = sono timidi e apatici, solitamente derivano da una situazione familiare nella quale l’ansia e l’affetto è appagato dal CIBO 


LA DEPRESSIONE NEI BAMBINI 

UNA PERICOLOSA PATOLOGIA INFANTILE 

DEPRESSIONE = alterazione del tono dell’umore con abbassamento di autostima e tendenza all’autopunizione. Ha in incidenza del 10%. I bambini NON si rendono conto della malattia e quindi NON chiedono aiuto. 


I DANNI PER LO SVILUPPO DELLA PERSONALITÀ 

La depressione infantile causa alterazioni nello sviluppo. Il bimbo non si diverte, non gioca ecc. La predisposizione alla depressione infantile è data prevalentemente da situazioni familiari (perdita dei genitori, viaggi, ecc.


I SINTOMI EMOTIVI 

- umore fosforico (tristezza) 

- pianti non motivati 

- rabbia 

- perdita della risposta del piacere 


I SINTOMI COGNITIVI, FISICI E NEUROVEGETATIVI

L’autostima si abbassa, sensazione di stanchezza, incapacità di concentrazione, cambio di peso, disturbi del sonno, auto violenza. 


IL BAMBINO ANSIOSO E LE SUE FOBIE

L’ANSIA NEL CONFRONTO CON L’ESTERNO

Anche i bambini provano l’angoscia. L’ansia deve essere considerata come un’espressione di auto preoccupazione, caratterizzata da dubbi e svalutazioni nei confronti di se stessi. La scuola è il primo palcoscenico da affrontare, luogo in cui si matura l’ansia.


I SEGNALI DELLO STATO DI ANSIA A SCUOLA 

Il bambino manifesta il suo stato ansioso con alcune irritabilità, o con un atteggiamento di oppressione con sintomi somatici (vomito, sudorazione). Ci sono casi più gravi in cui l’ansia oltrepassa l’angoscia, il bambino appare terrorizzato. I segnali di un disagio scolastico sono la distrazione e mancanza di partecipazione emotiva.



IL RUOLO DEL CONTESTO FAMILIARE 

Questo disagio è generalmente il prodotto dell’ambiente familiare in cui il bimbo vive. Quando i soggetti sanno di essere valutati, si chiudono in se stessi. Questo fenomeno viene chiamato:

- ansia ANTICIPATORIA: ovvero, precede un compito da eseguire.

- ansia DA PRESTAZIONE: si verifica durante tutto il compito da eseguire. 

È importante capire la differenza tra normalità e patologia: avere un attimo di distrazione o sofferenza è normale e sano per tutti. Quando questi disagi si prolungano e sono più intensi sono disagio patologico.


LE FOBIE COME CONSEGUENZA DELL’ANSIA 

Il bambino ansioso può sviluppare delle fobie, ovvero paure ingiustificate di un oggetto o di una situazione che scatenano un’intensa reazione di angoscia (meccanismo difensivo). Tutto ciò che provoca un meccanismo di inibizione nel comportamento del bambino, che può diventare invalidante, ovvero bloccare lo svolgimento delle normali attività quotidiane. L’ansia può essere contenuta anche attraverso la ripetizione di rituali ossessivi, che possono accompagnare lunghi periodi della vita del bambino.


L’AUTISMO: UNA PSICOSI INFANTILE 

LA PSICOSI PIÙ TEMUTA 

La psicosi in età evolutiva occupa un posto di grande rilievo sia per le ricadute familiari, sia per il loro impatto sociale. La forma più nota è l’autismo. Nel 1493 venne formulata la prima definizione di sindrome autistica cioè isolamento sociale e problemi di comunicazione.



CAUSE ORGANICHE, BIOLOGICHE, E PSICOLOGICHE 

Le cause possono essere genetiche, neurologiche (anomalie in aree cerebrali).alcuni studiosi attribuiscono l’autismo ad un’incapacità biologica.


I COMPORTAMENTI DEL BAMBINO AUTISTICO

- INDIFFERENZA: chiusura in se, ora, violenza, no contatto fisico

- APATIA/ESTREMA AGITAZIONE

- ANAFFETTIVITA


LE CONSEGUENZE SULLO SVILUPPO 

Queste mancanze sociali bloccano tutte le fasi dello sviluppo, in particolare difficoltà nella comunicazione, socializzazione percezione emotiva e convulsioni.


ESSERE AUTISTICI OGGI 

Oggi vengono offerte sistemazioni e alcuni vivono con i genitori, altre persone vivono in modo semi indipendente, molti ragazzi autistici riescono a frequentare l’università e nel lavoro possono diventare estremamente affidabili e coscienziosi. 



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