PSICOLOGIA - LO SVILUPPO DEL BAMBINO

 LO SVILUPPO DEL BAMBINO



la PSICOLOGIA dello SVILUPPO studia i cambiamenti nell\" evoluzione psicologica dell\" individuo → soggetto in continua evoluzione durante tutta la vita, dalla nascita alla vecchiaia

lo STUDIO dei PROCESSI DI SVILUPPO è stato favorito da:
- evoluzione degli strumenti per la ricerca
- utilizzo di telecamere e videoregistratori
- utilizzo di nuove tecnologie nel campo delle neuroscienze 
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hanno permesso di raggiungere risultati molto avanzati in quest\" ambito

lo SVILUPPO dell\" INDIVIDUO è basato sull\" insieme di FATTORI INNATI e ESPERIENZE e AMBIENTE SVILUPPO: processo nel quale entrano in gioco diversi elementi che devono essere osservati all\" interno di un contesto più AMPIO

I DIVERSI STADI DI SVILUPPO 
nei nove mesi di gravidanza lo ZIGOTE (una cellula) si trasforma, secondo queste fasi:
- PERIODO GERMINALE: i due gameti si fondono, periodo di fecondazione, lo zigote si impianta nella parete uterina (primi 21g)
- PERIODO EMBRIONALE: formazione delle strutture interne ed esterne del corpo (3a-4a sett)
- PERIODO FETALE: maturazione degli organi (9a-nascita)


zigote → embrione → feto



I SENSI 
già durante la gravidanza il feto usa i sensi = quindi durante la gravidanza il feto cresce di VOLUME, PESO e CAPACITÁ SENSORIALI 

- TATTO: ruolo fondamentale in tutta la vita, senso completo dopo solo otto settimane di gravidanza. Permette di avere importanti scambi comunicativi
- OLFATTO: presente dal secondo mese, sviluppo di questo senso sollecitato dai comportamenti della madre in gravidanza, da quel che mangia cioè memorie olfattive
- GUSTO: terzo mese, attraverso il liquido amniotico gli arrivano sostanze dolci o amari, e inizia a eseguire movimenti di deglutizione
- UDITO: secondo-quinto mese, sviluppo determinato da stimoli interni ed esterni
- VISTA: quarto mese, si completa prima della nascita con lo sviluppo di tutti i fotorecettori, (cellule che permettono lo stimolo della luce comprensibile al cervello). La pancia della madre non è oscura ma vi sono variazioni di luce, a seconda del clima, stagione ecc. 

capiamo che in ciò il ruolo della madre è FONDAMENTALE

IL NEONATO COMPETENTE
bambino visto come organismo competente = capace di produrre una serie di risposte motorie strutturate, dette RIFLESSI:
- RIFLESSO DI MORO: Bambino a cui si cambia posizione o viene tolto il supporto da sdraiato, porta braccia e gambe in avanti, aprendole e chiudendole (abbraccio)
- RIFLESSO DI GRASPING O PRESA: stimolo al palmo mano, dita si chiudono per prendere
- RIFLESSO DI MARCIA AUTOMATICA: bambino in posizione eretta con i piedi appoggiati a terra, produrrà movimenti delle gambe (estensione/flessione gambe)
- RIFLESSO DI ROOTING O SUZIONE: se pelle intorno alla bocca stimolata o liquido dolce in bocca il bimbo cerca il seno (sostanza amara chiude gli occhi e la bocca)
- RIFLESSO DI BABINSKI: solletico al piede, flessione alluce e allargamento dita 
- RIFLESSO PALPEBRALE: forte luce provoca chiusura delle palpebre 
- RIFLESSO DI RITIRARE IL PIEDE: tocca un oggetto pungente e bimbo ritrae il piede 

questi riflessi sono inizialmente INVOLOTARI, poi con lo sviluppo e perfezionamento del sistema nervoso centrale diventano VOLONTARI

SVILUPPO PERCETTIVO NEONATO
grazie ai processi percettivi il bimbo acquisisce informazioni dal mondo, interagisce con esso e lo adatta alle proprie esigenze adeguandosi. → possibile grazie ai recettori sensoriali: visivi, uditivi, olfattivi, tattili e cinestetici (percezione del propri movimenti). APPARATI PERCETTIVI attivati da stimoli dell\" ambiente e esperienza. 
UDITO → entro pochi mesi il bambino riconosce la provenienza dei suoni e la voce della madre
OLFATTO → il bambino riconosce l’odore della madre e reagisce con smorfie a odori sgradevoli
GUSTO → reazioni di suzione ad alimenti dolci e di rifiuto o vomito a quelli amari o acidi
TATTO → attraverso la pelle e il tatto il bambino stabilisce la relazione con la madre
VISTA → l’apparato visivo del neonato è piuttosto immaturo, ma consente di cogliere chiaramente i contrasti, colori vivaci, gli stimoli in movimento e di portare l’attenzione ai volti

SVILUPPO MOTORIO NEL PRIMO ANNO E MEZZO DI VITA 
sviluppo motorio del bambino legato alla maturità dell\" apparato muscolo-scheletrico e sviluppo encefalo → primo anno di vita, conquista delle abilità motorie = col tempo inizierà ad acquistare la posizione ERETTA → per conquistarla deve attraversare una serie di tappe:


  1. sostenimento della testa: all\" inizio la testa è ciondolante poi, dalla 4a settimana il piccolo inizia a sollevare il mento, dal secondo mese inizia a sollevare testa e spalle, dal terzo
    mese si appoggia agli avambracci e sostiene il capo in posizione eretta 
  2. posizione seduta: verso i 4/5 mesi il bambino sa stare seduto con un appoggio, dal sesto mese sa stare seduto
  3. posizione eretta: intorno al nono mese sta in piedi con un appoggio, verso gli 11/12 sta in piedi autonomamente 



l\" abilità e affinamento dei movimenti non sempre sono simultanei all\" acquisizione della posizione eretta  il momento in cui si impara a camminare varia da soggetto a soggetto

LA LOCOMOZIONE
è un progresso rilevante per lo sviluppo motorio, se il bambino viene messo chinato verso terra inizierà a strisciare, verso i sei mesi a gattonare, dal primo anno camminerà spedito. La progressione nello sviluppo motorio non è uguale in tutti i bambini, ma dipende da fattori come: 
- ritmo dello sviluppo, dei muscoli, e delle ossa 
- fattori ambientali (stimoli esterni e motivazione)

LA MANIPOLAZIONE 
la capacità manipolativa dipende:
- maturazione apparato muscolo-scheletrico
- sviluppo sistema nervoso
- occasioni di pratica e esercizio manuale  raggiungere e afferrare qualcosa dipende dalla maturazione, integrazione e coordinamento di aspetti motori e percettivi. Quando il bimbo desidera un oggetto, attiva una risposta a questo stimolo e lo raggiunge


CAPACITÁ MOTORIE: molto importanti per lo sviluppo dell\" autonomia 

LA SECONDA INFANZIA
Dai due ai sei anni, le abilità motorie subiscono modificazioni continue (correre, mangiare, vestirsi); entro i cinque anni il bambino avrà raggiunto circa il 90% del peso del cervello = grazie acciò riesce a svolgere capacità motorie raffinate come ad esempio disegnare


LA FANCIULLEZZA
Dai sei anni in poi si migliorano le prestazioni motorie e il coordinamento dei movimenti, il bambino acquisisce una padronanza del linguaggio, riesce a memorizzare. Con la scuola il bimbo apprende nuove conoscenze come ad esempio leggere, scrivere, socializzare e comunicare


LA PUBERTÁ
Dai 10 agli 11 anni, periodo che precede l’adolescenza Le modificazioni ormonali e fisiche costituiscono una fase di passaggio delicata. L’inizio di questa fase varia a seconda dell’individuo


LESSICO 

- ZIGOTE = Cellula uovo fecondata
- ENCEFALO = Insieme delle parti centrali del sistema nervoso
- ORMONI = Sostanze prodotte da una ghiandola, regolano fenomeni vitali, e stimolano funzioni organiche
- PERCEZIONE = processo da cui ricaviamo informazioni sulla realtà dagli organi di senso

IL LINGUAGGIO 

nei primi 3 anni di vita si sviluppa il LINGUAGGIO:
- periodo PRELINGUISTICO (da 1 a 8 mesi) = linguaggio di suoni, lallazioni, cioè prime vocali e consonanti
- periodo LINGUISTICO (da 10 a 12 mesi) = iniziano a comparire le prime parole, in questa fase è essenziale la stimolazione degli adulti
- SVILUPPO DELL'INTENZIONALITA COMUNICATIVA = è quando il linguaggio è intenzionalmente comunicativo, che vuole trasmettere un messaggio

PERIODO PRELINGUISTICO 

1° mese   suoni di tipo vegetativo  suoni non intenzionalmente comunicativi che producono una risposta nella madre 
2° mese  sperimentazione di vocalizzazioni diverse 
3° mese  comparsa del cooing 
4° mese  comparsa delle prime consonanti  attività di eco alle frasi degli adulti (ecolalia) 
7°mese  comparsa della lallazione
8°  mesi inizia la comunicazione intenzionale, il bambino coinvolge l’adulto nelle sue attività ludiche


PERIODO LINGUISTICO

inizia la comparsa delle prime parole.in questa fase è molto importante la stimolazione da parte degli adulti:  successivamente c’è lo sviluppo dell’intenzionalità comunicativa

PIAGET

secondo lui lo sviluppo del linguaggio è legato allo sviluppo cognitivo, per questo la comunicazione intenzionale si sviluppa dopo gli 8/10 mesi è verso quest’età che il bambino distingue mezzi e fini
- teoria STADIALE



NOAM CHOMSKY

Secondo lui lo sviluppo del linguaggio si basa su una GRAMMATICA UNIVERSALE che si specifica in una lingua particolare   è una competenza innata, che chiama L.A.D. (dispositivo di acquisizione linguistica)  la vede come una grande matematica del linguaggio.




TREVARTHEN 

Secondo lui l’intenzionalità comunicativa c’è già dalla nascita è predisposto alla relazione e scambio  tutto parte dall’INTERSOGGETTIVITÁ PRIMARIA = insieme di scambi tra persone la cui comunicazione da parte di una parte influenza il comportamento dell’altro, dai cinque mesi si sviluppa una INTERSOGGETTIVITÁ SECONDARIA in cui il bambino rivolge l’attenzione anche all’ambiente e dagli 8/9 mesi la comunicazione con l’adulto comprenderà le attività di esplorazione ambientale. 


BRUNER  

la comunicazione si sviluppa da AMBIENTE sociale e RELAZIONI soprattutto dagli ADULTI, attraverso FORMAT  interazione tra adulto e bambino in cui l’adulto gli parla del mondo mettendosi in relazione con lui “guarda come vola“ con queste interazioni Condividono conoscenze sul mondo.


prima delle parole il bimbo usa i GESTI (fa "no" con la testa, indica)
la comunicazione gestuale è molto importante e va appresa

dai 3/4 anni il bimbo impara a raccontare eventi
il linguaggio permette di fissare nella memoria fatti, emozioni, dando loro un significato  con la crescita il bambino acquisisce la capacità di argomentazione esprime il suo punto di vista



 

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