ANTROPOLOGIA - IL CONCETTO DI CULTURA

IL CONCETTO DI CULTURA

Le ORGINI della antropologia sono VAGHE. In Europa le prime testimonianze antropologiche furono di ERODOTO. L’interesse dei popoli altri ebbe grande avvio con la scoperta dell’America, ma fu con l’Illuminismo che divennero oggetto di uno studio vero e proprio. Con il MOVIMENTO ROMANTICO Si iniziano a guardare i popoli in modo diverso, in modo singolare: tradizioni, costumi e leggende la scoperta delle tradizioni del popolo germanico formò il concetto di KULTUR


KULTUR E ZIVILISATION 

Per i tedeschi alla KULTUR si affiancava la civiltà, vista come un insieme di acquisizioni esterne alla kultur. ZIVILISATION = aerei e tv. 


ANTROPOLOGIA INGLESE 

Edward B. Tylor formulò la prima definizione di antropologia: la cultura è l’insieme di conoscenze, credenze, morale, diritto e tutte le capacità acquisite dagli uomini in una sola società. Lui vede il concetto di KULTUR e ZIVILISATION come UNITI

Vede la cultura come:

  • propria di una popolazione 
  • Caratteristica universalmente umana 


SCIENZA DEL PROGRESSO 

Dall’ottocento la Gran Bretagna ebbe due rivoluzioni industriali, la prima con l’industria tessile, metallurgica e la macchina vapore, la seconda con l’elettricità e locomotive. Avviene quindi un progresso, quindi una crescita culturale, come proposto dagli illuministi


ANTROPOLOGI EVOLUZIONISTI 

Sono coloro che vedono la scienza come progresso culturale. La storia della società umana appariva come il complesso delle leggi costanti, che accomunate segnavano lo sviluppo culturale. Si iniziò quindi a dividere la società da inferiore a superiore. James G. Frazer espose in maniera sistematica questa concezione dell’evoluzione culturale.


EVOLUZIONE DELLA CULTURA NELL'1800

Tylor ed altri studiosi, ritenevano che i progressi tecnici fossero dati dal progresso culturale. Gli antropologi evoluzionisti introdussero termini come PALEOLITICO: età della pietra antica, dall’origine dell’umanità a 12.000 anni fa. E NEOLITICO: età della pietra nuova, tra 12.000 anni fa e 5.000 anni fa. Esso indica le innovazioni tecniche, il miglioramento delle condizioni di vita, l’uomo passa dalla caccia all’allevamento e agricoltura. Il paragone tra europei preistorici e selvaggi esotici rifletteva il principio centrale dell’antropologia evoluzionista, questa però aveva pochi aspetti in comune con la teoria evoluzionistica biologica di Darwin, anche se molti antropologi tra cui Tylor aderivano alla sua teoria. Verso la fine dell’ottocento gli antropologi aumentarono, si intensificò la ricerca etnografica e l’interesse per le singole civiltà e società, le teorie evoluzionistiche erano diventate troppo generiche. 


PATRIMONIO CULTURALE 

Oggi il patrimonio culturale è tutto ciò che appartiene alla cultura materiale, artistica e culturale, a cui una certa società guarda come a elementi del proprio passato. Dalla seconda metà del novecento si è affermata la presenza di una tradizione culturale in ogni paese. Le tradizioni per paese possono essere più di una. PATRIMONIO CULTURALE ITALIANO molto RICCO. Nella seconda metà del 900 c’è stata una corsa al PATRIMONIALIZZAZIONE CULTURALE all’ ONU (forniva fondi = fonte di guadagno). L’IDEA di PATRIMONIO CULTURALE nacque dal 1850 in Inghilterra “cultural heritage” = eredità culturale = nata per fornire agli abitanti smossi dalla rivoluzione industriale un’UNITÀ E CONTINUITÀ della comunità nel tempo. 


ANTROPOLOGIA STATUNITENSE 

Franz Boas sosteneva che bisognasse studiare ogni cultura nella sua specificità. Lui infatti crede nella prospettiva detta particolarismo storico. Lui studiò gli Inuit e Kwakiutl. Lui fondò una scuola all’Università della Columbia a cui ci andarono molti antropologi. Boas non diede una definizione di cultura, ma fa capire che i fenomeni culturali e biologici non hanno nulla che fare. Scrisse alcuni testi affermando che gli stranieri non erano razzialmente inferiori.

Ruth Benedict scrisse “modelli di cultura” in cui idee, valori, e atteggiamenti costituivano per lui un TUTTO INTEGRATO, come simboli e idee fossero per lui interconnessi, per questo ogni cultura era diversa dall’altra per le differenti connessioni. Ogni cultura era un MODELLO A SE STANTE. La sua teoria è detta CONFIGURAZIONISMO, dato che idee e comportamenti producono una configurazione particolare. 

 Margaret Mead si concentrò sui popoli del Pacifico, studiò la sessualità negli adolescenti Samoani, deducendo che la cultura predomina sulla natura e che i problemi adolescenziali sono dati da un’educazione sbagliata e non dalla crescita fisiologica. Maschio e femmina sono il prodotto di un’educazione diversa e non da una diversa fisiologia. 

Gli allievi di Boas, Mead e Benedict lavorarono sul rapporto tra cultura e individuo. Gli antropologi vennero chiamati per un uso politico e istituzionale (studiare il nemico, seconda guerra mondiale). 

BOAS CONTRO IL DARWINISMO SOCIALE 

Boas voleva che l’antropologia diventasse una ricerca a sé. All’inizio del novecento aveva preso piede l’orientamento del DARWINISMO SOCIALE: ideologia secondo la quale le leggi che regolano la selezione naturale delle specie animali sono le stesse che governano la selezione sociale. Era una teoria sociale del “diritto del più forte”. 

ANTROPOLOGIA RELATIVISTA 

I principi del relativismo antropologico:

  • somiglianza di fondo tra il pensiero dei primitivi e quello degli uomini moderni
  • Le personalità sono influenzate da istituzioni sociali e culturali
  • La cultura influenza la natura
  • Valori, norme, idee di una cultura possono essere compresi solo se collocati nel loro contesto

MALINOWSKI E LA TEORIA STRUMENTALE DELLA CULTURA 

LA SFORTUNA DEL CONCETTO DI CULTURA NELL’ANTROPOLOGIA INGLESE 

in Gran Bretagna l’antropologia si sviluppò molto di più che nel resto di tutti gli altri paesi, divenne anche una materia universitaria (il primo insegnante fu Taylor). L’antropologia britannica si occupa dello studio delle relazioni sociali.


NUOVE METODOLOGIE: WILLIAM H. RIVERS

William H. Rivers sosteneva che per studiare una comunità “primitiva“ bisognava sceglierne una numericamente ristretta e viverci all’interno per molto tempo.


MALINOWSKI E IL PUNTO DI VISTA DELL’INDIGENO 

Malinowski (1884-1942) adottò un nuovo metodo di ricerca, cercò di convivere con gli indigeni e di afferrare il punto di vista dell’indigeno.


SOCIETÀ “INTEGRANTE FUNZIONALMENTE” 

Malinowski È l’autore di molte opere, tra cui: “Argonauti del Pacifico occidentale” che si basa sulla vita dei Trobriand. Da questi studi capì che ogni aspetto della società contribuisce al funzionamento della società stessa.


LA CULTURA COME TUTTO INTEGRALE E APPARATO STRUMENTALE 

Malinowski definisce la cultura come il “tutto integrale“ (simboli, valori, concetti, relazioni sociali). Si tratta di un ideale della cultura come apparato strumentale, in quanto consiste in una serie di risposte alle necessità imposte all’adattamento all’ambiente.


LA MAGIA E I “FINI DESIDERATI” DELL’UOMO

Malinowski vede la magia come una risposta emotiva ad una situazione non controllabile. La sua funzione è quella di ritualizzare l'ottimismo dell’uomo.


RADCLIFFE-BROWN E LO STUDIO DELLA STRUTTURA SOCIALE

L’INTERESSE PER LA STRUTTURA SOCIALE 

Radcliffe-Brown (1881-1955) era un etnografo che studiò la struttura sociale criticava il termine cultura (troppo vago). Con STRUTTURA SOCIALE intendeva il complesso delle relazioni che legano tra loro individui e gruppi all’interno di una comunità.


UNA SOCIETÀ È “FUNZIONALMENTE STRUTTURATA” 

Il funzionalismo di Radcliffe-Brown si basava sul concetto di FUNZIONE  cioè il rapporto che un’attività sociale ha con la struttura sociale alla cui esistenza e continuità porta un contributo = FUNZIONALISMO STRUTTURALE 


ALTRI PROTAGONISTI: L’ANTROPOLOGIA SOCIALE DI EDWARD EVANS-PRITCHARD 

EDWARD Evans-Pritchard Studiò il pensiero magico degli Azande, la struttura sociale di un popolo del Sudan. Questi due studi sul campo furono un grande contributo. Inoltre aveva un importante visione dell’antropologia sociale.


LA DIMENSIONE SOCIALE DEL PENSIERO IN DURKHEIM 

COESIONE SOCIALE E SOLIDARIETÀ SOCIALE 

Radcliffe-Brown fu molto influenzato da Durkheim. Il tema della COESIONE SOCIALE di Brown si rifletteva in quello della SOLIDARIETÀ SOCIALE di Durkheim. Lui divide la società in due grandi categorie: 

- SOLIDARIETÀ MECCANICA = tendenza dei singoli a conformarsi alla tradizione, è un rapporto sociale basato su legami familiari e coscienza collettiva. 

- SOLIDARIETÀ ORGANICA = tendenza dei singoli a differenziarsi dal gruppo, rapporto sociale basato sul contratto, non su una coscienza collettiva.


LO STUDIO DELLE FORME SOCIALI ELEMENTARI

Durkheim Riteneva che fosse possibile osservare i fenomeni sociali nella loro forma elementare presso le società più semplici, quindi con grande solidarietà meccanica.


TOTEMISMO, RELIGIONE, E CONSAPEVOLEZZA SOCIALE 

Religione = fatto sociale

Totemismo = forma di legame tra umano e animale (forma più antica di religione), gli umani rendevano un tributo alle comunità degli animali = TEORIA SOCIOLATRIA 


PENSIERO INDIVIDUALE E SOCIALE 

Le idee di Durkheim ebbero una grande influenza sulla sociologia e antropologia. Durkheim riteneva anche che gli individui, pur essendo liberi di pensare in modo autonomo, saranno sempre influenzati dalla società e cultura. 



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