SOCIOLOGIA - TRA 800 E 900: LE GENERAZIONI DEI CLASSICI - DURKHEIM - WEBER - PARETO - SIMMEL

 TRA 800 E 900: LE GENERAZIONI DEI CLASSICI

DA DISCIPLINA NASCENTE A SCIENZA AFFERMATA 

Nonostante i gradi cambiamenti che portò la rivoluzione industriale, si notò che la società continuava a funzionare in modo accettabile. → Si maturò così l’idea di una CAPACITÀ DI ADATTAMENTO dei soggetti sociali di fronte ai CAMBIAMENTI.

La generazione tra il XIX e XX secolo cercò di capire in che modo funzionava la nuova società.


La RIVOLUZIONE INDUSTRIALE aveva fatto sorgere molti problemi: secolarizzazione (perdita importanza religione), sovrappopolazione nelle metropoli eccetera

L'APPORTO DEI CLASSICI

I "classici della sociologia sono:

- Emile Durkheim

- Max Weber 

- Vilfredo Pareto

- Georg Simmel 

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Si occupavano dello studio

dei problemi della RIVOLUZIONE

INDUSTRIALE. Essi hanno portato

la sociologia ad una SCIENZA 

AFFERMATA


LORO HANNO:

  • elaborato un apparato concettuale specifico (termini e concetti impiegati da tutti i sociologi)

  • Hanno apportato un’autonomia di riflessione metodologica (come realizzare la ricerca empirica)

  • Circoscritto un campo di ricerca definito (tematiche canoniche, nucleo della sociologia)

  • Risucchiare i confini della sociologia, conferendo ad essa l’autonomia specifica



EMILE DURKHEIM

- studia le trasformazioni (avvenute dell'industrializzazione) tra il XIX secolo in FRANCIA

- studia le FORZE che tengono COESA una SOCIETA

prendono il nome di SOLIDARIETA
collettività + è solidale + è coesa





FORZE DI COESIONE SOCIALE 

- SOLIDARIETA MECCANICA: società preindustriale, piccoli gruppi, legame somiglianza ed equità, attività analoghe (non si differisce dagli altri)

- SOLIDARIETA ORGANICA: società industriale, persone, luoghi, competenze DIVERSI, lavori individuai, differenziazione e complementarità (gli uomini non stanno più insieme perché si somigliano, ma perché trovano negli altri ciò che a loro manca e quindi COMPLETA


ANOMIA Grazie alla suddivisione del lavoro all’interno dell’intera società e non più solo nelle piccole famiglie, l’intero sistema funziona. MA il sistema potrebbe incepparsi e la MANCATA SOLIDARIETÀ porta a disgregazione della collettività. Durkheim chiama questo fenomeno ANOMIA 

LA SOCIOLOGIA DEL SUICIDIO = Durkheim studia grazie alla STATISTICA, nel volume "il suicidio"

1. SUICIDIO ALTRUISTICO = adesione a norme di gruppo a cui si appartiene (capitano con nave)

2. SUICIDIO EGOISTICO = soggetto isolato dal gruppo

3. SUICIDIO ANOMICO = società moderna, individuo allenta i rapporti sociali quindi perde interesse nella vita collettiva

NON RIGUARDA IL SINGOLO MA L'INTERA SOCIETA



IL CARATTERE DIVINO NELLA SOCIETA

- RELIGIONE = membri coesi che si sottopongono a divinità (dobbiamo PIEGARCI sennò veniamo puniti)

- SOCIETA = membri coesi che si sottomettono a regole

Per Durkheim la religione esiste ed è la stessa società: collettività produce opinioni e credenze di una SOCIETA



SOCIETA: CARATTERE ESTERNO E COERCITIVO 

due considerazioni: 

  • la società forma l’individuo fin dalla nascita, comunicandogli comportamenti, valori, regole che da solo non avrebbe

  • Durata e continuità delle istituzioni sociali, Stato o lingua, hanno più vita dell’individuo in sé, sono indipendenti e il riducibili alla volontà individuale


La società è percepita come:

  • COERCITIVA nei propri confronti, cioè capace di costringere il singolo di parlare in un certo modo

  • ESTERNA Cioè indipendente non riconducibile alla propria volontà = FATTI SOCIALI 


da queste CONSIDERAZIONI, Durkheim vede la società come realtà specifica con caratteristiche e leggi proprie



MAX WEBER

Lui studia la nascita del capitalismo e dell’economia industriale e lo chiama processo di razionalizzazione = basato su una società sempre più fiduciosa nella conoscenza e distaccata da ciò che è magico




EFFETTI DELLA RAZIONALIZZAZIONE 

  • Agisce su tutti
  • Oggi i nostri comportamenti sono più razionali (valutiamo le conseguenze)
  • Non agiamo solo perché si è sempre agito così (al contrario di prima in cui: gli uomini davano peso ad eventi soprannaturali, mistici e religiosi)
  • Base della secolarizzazione

SECOLARIZZAZIONE: è la perdita della religione sulle persone
  • La religione non influisce più sulla vita quotidiana
  • Nel medioevo era fondamentale
  • Nel Rinascimento l’uomo è più importante della religione
  • Dalla rivoluzione industriale i valori della Chiesa vengono alienati

alla BASE della SOCIETÀ MODERNA, INDUSTRIALIZZATA, RAZIONALIZZATA E SECOLARIZZATA abbiamo le RELIGIONI PROFETICHE = hanno scalzato la religiosità di tipo magico e costruiscono discorsi razionali intorno al divino, insegnando all’uomo di acquisire un atteggiamento sempre più RAZIONALE

ESEMPIO di come la RAZIONALIZZAZIONE OPERA NELL’AMBITO RELIGIOSO

CALVINISMO: L’etica protestante e lo spirito del capitalismo. Teologia calvinista: dottrina della predestinazione = destino già scritto prima della nascita, ignoto ma più verso la salvezza sì OPERA NEL MONDOQuesto ha dato il via alla figura dell’ IMPRENDITORE PROTESTANTE = aveva una vita molto rigida, il guadagno lo reinveste, non spende, vuole successo economico.

SPIRITO CAPITALISTA: È anche profondamente religioso, basato sull’economia



CONTRAPPOSIZIONE TRA WEBER E MARX 

WEBWER: economia nasce da religione, capitalismo nato dal fatto religioso non economico, es. PROTESTANTESIMO in particolare dal CALVINISMO, Dio sa già qual è il destino.

MARX: religione effetto dell'economia, influenza tutti altri fenomeni sociali: istruzione, religione, politica


L’AGIRE SOCIALE

Nella società moderna si agisce con la RAGIONE = consapevolezza progettuale (capacità di prevedere le conseguenze)


L’IDEA DI WEBER: L’azione umana, in qualunque epoca è governata da queste forze:

  • Affettività spontanea 
  • Fedeltà ad una tradizione 
  • Religione
Ognuna di queste prende il sopravvento sulle altre, con la razionalizzazione prevale la ragione

4 TIPI DI AGIRE SOCIALE 

Weber ritiene che tutte le azioni sociali degli esseri umani possono essere classificate secondo TIPI IDEALI, MODELLI FONDAMENTALI DI AGIRE:

  • Azione affettiva (soddisfano un bisogno in maniera immediata) 
  • Azione tradizionale (azioni compiute per abitudine)

  • Azione razionale (azioni riflessive) → Può essere di due forme diverse:

  • Riflessione razionale orientata al calcolo dei mezzi più idonei per ottenere uno scopo (mettersi in salvo)
  • Riflessione razionale orientata alla scelta dell’azione più fedele ad un certo valore (a fondare con la nave)

LA SOCIETÀ COME RISULTATO DELLE AZIONI INDIVIDUALI 

La comprensione dell’agire sociale è il compito principale della sociologia. Per WEBER I fenomeni sociali sono il risultato delle azioni dell’individui, tra gli incontri e azioni basate sul senso a loro dato. All’origine del vivere in società per WEBER c’è l’esistenza di alcune “rappresentazioni del senso comune“.


LA TEORIA DEI TIPI IDEALI 

il tipo ideale: È un modello non esistente nella realtà, è un’idea di qualcosa che funge da modello per i fatti di rilevanza sociale che il sociologo usa per dare ordine alla realtà da lui studiata. Questo modello ci serve per comprare fenomeni diversi.


IL POTERE = capacità di far si che gli altri agiscono secondo i nostri desideri.

DIVERSI MODI di esercitare il potere = 

  • violento 
  • consenso, in maniera legittima 

I TIPI IDEALI DI LEGITTIMAZIONE DEL POTERE 
  • potere tradizionale (potere del Papa) = rispettato perché legato alla tradizione
  • potere legale (potere del presidente del consiglio) = rispettiamo la legge e le decisioni che prendono i politici
  • potere carismatico (potere di chi ha particolari capacità) = capacità di farsi seguire dalle altre persone, irrazionale, non ha regole

ETICA DELLA CONVINZIONE Ed ETICA DELLA RESPONSABILITÀ 
  • CONVINZIONE: Agire sulla base di propri valori/convinzioni
  • RESPONSABILITÀ: Guardo i problemi, agisco di conseguenza e se necessario vado contro le mie convinzioni.

Chi raggiunge il potere dovrebbe avere una guida basata su convinzione e responsabilità.

LA AVALUTIVITÁ DELLA SCIENZA

La sociologia diventerà matura, quando riuscirà a spiegare fenomeni senza valutarsi.



VILFREDO PARETO 

(1848-1923)


- inizialmente economista, da metà del 1800 va a Parigi (ma è italiano)

- Vuole capire l’agire umano all’interno dell’ambito economico

- Ciò che c’è di razionale / irrazionale nell’ambito economico (anche l’ investimento in borsa) quando sale o scende in base all’andamento economico





L’AZIONE LOGICA (agire razionalmente) = L’azione logica è quando l’individuo sceglie il mezzo giusto per ottenere il fine desiderato.

utilizziamo un MEZZO per raggiungere un FINE

- Mezzo adatto = azioni logiche 

- Mezzo non adatto = azioni non logiche 






PERÒ = le AZIONI LOGICHE sono realmente logiche se c’è corrispondenza tra oggettività e soggettività, quindi se c’è logica sia nella realtà che nella mente dell‘individuo.



AZIONI NON LOGICHE 

- quando si è convinti di agire razionalmente ma in realtà no

- non consentono di raggiungere lo scopo

- sono azioni “assurde“, illogiche


diverse forme di azione non logica:

- non ci sono connessioni tra mezzi e fine

- I mezzi non sono connessi né oggettivamente né soggettivamente


RESIDUI E DERIVAZIONI 

la nostra vita è dominata da azioni non logiche:

- sono razionali nella mente dell’individuo ma non nella realtà

- spesso l’uomo è convinto che i mezzi per raggiungere un obiettivo siano più efficaci ma la realtà sarà diversa da quella immaginata


I RESIDUI (istinti e pulsioni) limitano la RAZIONALITÀ. È molto forte la TENDENZA a GIUSTIFICARE RAZIONALMENTE i comportamenti IRRAZIONALI = si chiama GIUSTIFICAZIONE POSTICCIA (cioè derivazione)


L’ELITE = composto da chi riesce ad avere comportamenti razionali, che riesce ascoltare in modo logico l’illogicità degli altri, vivono in modo più facile = loro ricopriranno posizioni di VERTICE nella gerarchia politica e sociale 


Per  la RELIGIONE è in azione non-logica  


L’élite è la classe dirigente della società, quella destinata al potere


L’ÈLITE GOVERNA LA SOCIETÀ 

- insieme di persone che è riuscita nella scalata del MONDO PROFESSIONALE 

- coloro che eseguono funzioni del governo 


“i pochi prevalgono sui molti” 


ÈLITE E LOTTA DI CLASSE 

- parità tra le classi sociali = IRRAGGIUNGIBILE 

- se il ceto sociale più debole acquistasse importanza tanto più rispetto al ceto sociale privilegiato, diventerebbe questo il ceto sociale più alto, e quello che era precedentemente privilegiato, il più basso


L’INSTABILITÀ DELL’ELITE 

- una volta che una Élite viene al potere, il suo dominio sarà instabile, breve

1 motivo = coloro che fanno parte dell’Élite hanno maggiore responsabilità

2 motivo = esaurimento della vitalità dell’Élite e una volta venuta al potere

UNICA SOLUZIONE = eliminazione Élite o riassorbimento vecchia Élite






GEORG SIMMEL


LA SOCIOLOGIA FORMALE 

Georg Simmel = tedesco (1858-1918) = la sua opera è stata valorizzata solo negli ultimi anni.

Lui vede la SOCIOLOGIA come contrapposizione tra "forma" e "contenuto". Le altre scienze sociali hanno dei determinati contenuti, mentre la sociologia studia aspetti più generali nella collettività. 


la SOCIOLOGIA FORMALE studia le FORME. Due forme sociali fondamentali sono:

- DIADE: due soggetti, se uno manca, non c'è più la diade

- TRIADE: tre soggetti, possono esserci vari conflitti

- GRUPPO: più soggetti, rapporti impersonali





LA CULTURA METROPOLITANA

Simmel è il primo a studiare le metropolitane: qui avvengono molti fenomeni sociali. Qui la razionalizzazione e divisione del lavoro raggiungono livelli massimi. Nella città, le disuguaglianze sono più visibili, è il luogo delle grandi folle. La metropoli è un luogo dove c’è distacco sociale (non potremo mai conoscere tutti). Sviluppiamo quindi una forma di indifferenza sistematica per ciò che accade intorno, ciò permette però un maggiore sviluppo del singolo. Secondo Simmel noi stiamo con gli altri per il piacere dei rapporti sociali.


LA MODA 

Nella metropoli ci sono molti fenomeni sociali, tra cui la moda (di vestiti, musica eccetera). Essa nasce da una spinta all’imitazione (fare ciò che la massa fa), ma può essere anche un modo per distinguersi dalla massa.




IL DENARO

Per l’economia classica il valore di un bene si determina in funzione del suo livello di scarsità. Per Simmel è invece la relazione che dà valore all’oggetto. Per lui il denaro è lo strumento di oggettivazione del valore.


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